TURIN MARATHON RACCONTATA DA FERRUCCIO BENOZZO

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  LA MARATONA DI TORINO 

Raccontata da Ferruccio Benozzo

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Iniziamo la carrellata di racconti ed emozioni dei partecipanti alla TURIN MARATHON 2012. Il sito è a disposizione di coloro che vogliono raccontare la propria Maratona, indipendentemente dalla Società di appartenenza ed anche per chi ha gareggiato in qualità di "Non Competitivo". E' possibile inviare il testo in formato word alla casella mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.    

Ferruccio Benozzo è uno degli 86 atleti "orange" che hanno completato la 26a Edizione della TURIN MARATHON. Ferruccio ha fatto il suo esordito nella Maratona, dopo avere debuttato nel mondo podistico con i colori "orange", il 23 gennaio del 2011 nel "27° Cross della Pellerina". Ha ottenuto nel 2012 i propri personali nei 10.000 metri (Nichelino 46' 32") e nella Mezza Maratona (Vigone 1h 48' 59").

Ferruccio, sposato con Mariella, ha un figlio di 8 anni, Lorenzo, promettente podista anch'esso tesserato con la A.S.D. PODISTICA TORINO. 

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Ferruccio ha chiuso il Campionato A.S.D. PODISTICA TORINO 2011 in 75a posizione, in deciso miglioramento invece il Campionato 2012, che lo ha visto classificarsi in 56a posizione con 1.704 punti. 

Dalla sezione “CURIOSITA” del sito apprendiamo che, da quando è tesserato con la Società "orange", Roberto  ha preso parte a  28 manifestazioni competitive (15 nel 2012), con un totale di oltre 323 Km. percorsi (197 nel 2012). 

Ferruccio ha raccontato le emozioni della sua prima Maratona .....  

 26a TURIN MARATHON

Maratona …. fino a qualche anno fa questa parola per me aveva un solo significato: la curva dove tifare per la mia squadra del cuore, il Toro!  Si certo, conoscevo la storia di Filippide (o Fidippide) e la sua epica corsa da Maratona ad Atene al termine della quale stramazzò a terra morto.  E ovviamente sapevo che l’attuale distanza è  42.195 metri, ma per il resto era un mondo a me sconosciuto.

Poi per l’amicizia che mi lega ai podisti  Mimmo Pullano ed Enzo Pinto, ho iniziato ad aspettarli  in  Piazza Massaua al passaggio delle loro Turin  Marathon. Vedendo loro ed altre centinaia di persone correre, spesso arrancando, al 32° km con altri 10 Km. per raggiungere ilt traguardo, provavo sempre una certa ammirazione e, lo ammetto, un pizzico d’invidia.

Il destino vuole che nel 2010 mi avvicino al mondo della corsa amatoriale e, stufo di farlo in solitudine e senza obiettivi agonistici, l’amico Enzo mi convince ad iscrivermi alla Podistica Torino. Ed eccomi in pieno inverno ad esordire con la canotta arancione nei due impegnativi cross della Pellerina e Caselle, in cui arrivo quasi ultimo di categoria, ma ugualmente soddisfatto. Segue una piacevole stagione di corse su strada costellata però’ da una serie di infortuni ed acciacchi. Nonostante  passi molto tempo tra terapie di vario genere e spenda un sacco di soldi in Voltaren e Arnica,  riesco a migliorare piano piano le mie performances cronometriche ed il muro dei 5 min/km,  che pochi mesi prima mi appariva invalicabile, si trasforma in un piccolo ostacolo facilmente abbattibile. A dicembre ottengo la mia soddisfazione maggiore riuscendo a correre la mia prima “Mezza Maratona”  in compagnia dell’amico Mimmo, fermando il cronometro a 1.56.59 e con un bel sorriso stampato in faccia per la sensazione di aver compiuto chissà quale impresa.

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Mimmo Pullano, Enzo Pinto e Ferruccio Benozzo

Passa l’inverno e inizia la nuova stagione 2012 e un pensiero inizia ad insinuarsi nella mia mente: adesso posso definirmi un podista (o runner per essere più “figo”), ma non posso definirmi un maratoneta !  Bravo, bella scoperta, per essere un maratoneta bisogna correre almeno una volta nella vita i fatidici 42.195 metri.

Quindi c’è solo una soluzione, iscriversi alla Maratona. Per ovvie ragioni logistiche e affettive verso la mia città,  decido di iniziare con la Turin Marathon 2012 in programma il 18 novembre 2012 che presenta un tracciato diverso rispetto alle ultime edizioni. E qui viene il bello !  Già, perché una Maratona bisogna prepararla con allenamenti mirati a quel traguardo. Inizia quindi la ricerca di tabelle su internet che modifico in base alle mie esigenze e ai consigli di Enzo Pinto. Ne risulta una preparazione di 15 settimane, con inizio quindi il giorno 6 agosto. Peccato che l’estate 2012 verrà ricordata come una delle più calde degli ultimi 200 anni ! Quindi l’ideale per disidratarsi o prendersi un bel coccolone ! Ed eccomi allora allenarmi dopo il tramonto al Ruffini oppure su e giù sulla salita ribattezzata “Cima Pinto”. Per fortuna l’afa finisce e si riprende a correre col fresco e ripartono  anche le gare dell’entusiasmante campionato sociale in cui spicca la famosa, o famigerata, “Corsa dei 5 laghi” di Ivrea:  24 km e rotti di saliscendi in mezzo ai boschi con pendenze da ski-lift e pietraie alquanto sdrucciolevoli. Completata anche questa comunque senza grandi problemi.

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Fondamento della preparazione sono sicuramente i “lunghi” che eseguo a distanza di 4 settimane l’uno dall’altro, accomunati entrambi da condizioni climatiche a dir poco avverse!

A 5 giorni dall’evento ecco un imprevisto degno di Fantozzi: un dolore tra la coscia e il fianco sinistro getta ombre minacciose sul mio esordio. Diagnosi: infiammazione del legamento del retto femorale. Che si fa? Nimesulide per 2 sere ed incrociamo le dita.

Domenica 18 novembre 2012 ore 6.15 suona la sveglia, il vestiario è pronto, la borsa pure, una bella colazione e via verso la partenza. Ed ecco che arrivato sul posto si avvera quello che mi dicevano tutti: dubbi, timori e ansia svaniscono come per magia e si ha solo voglia di partire e correre.

I primi 10 km passano senza quasi accorgermene, tanto che forse tengo una media un po’ troppo veloce. Verso il 7° chilomentro mi attendono Mamma, Papà e mia sorella Laura, visibilmente commossi.

A Nichelino scopro con piacere che c’è molta gente a tifare e ricambio il loro incitamento con applausi. Sul cavalcavia verso Stupinigi affianco un paio di persone paraplegiche che sono trainate e spinte da volenterosi ed encomiabili atleti. Immagino cosa darebbero quelle persone per potersi alzare e correre anche solo pochi metri: sono davvero fortunatissimo. Uno stimolo in più per arrivare al traguardo. Poi affianco uno che indossa la maglietta del Toro e ci scambiamo opinioni sulla stagione granata e sull’imminente trasferta a Roma contro i giallorossi.

In corso Tazzoli angolo corso Siracusa (km 18) raggiungo l’amico Mimmo Pullano che da vecchio volpone alla partenza si è messo nelle prime file (il lunedì’ mi dirà di essere stato proprio dietro gli atleti del Kenia) e percorriamo un paio di km insieme.

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Ferruccio Benozzo alla "Corsa dei 5 Laghi" da www.podoandando.com

Svoltato in via Tirreno inizia un lungo rettilineo abbastanza monotono e con pochissimo pubblico, dove transito alla mezza maratona in 1h 58’ fedele alle mie aspettative. Poco dopo c’è ad attendermi il caro amico Enzo Pinto che si complimenta per l’ottima andatura e mi esorta a continuare così. Si entra nel centro di Grugliasco dove finalmente si ritrova un po’ di tifo tra cui spiccano due bandiere del Toro e uno striscione granata con la scritta “Grugliasco con voi”. Ed eccoci svoltare su Corso Francia ed entrare quindi in Collegno, le gambe girano ancora bene, ma vengo superato dai pace-maker delle 4 ore, segno evidente che ho rallentato un po’, ma chi se ne frega!

Il 30° km è esattamente in piazza Massaua dove ad attendermi c’è un nutrito gruppo, composto da mia moglie, mio figlio e amici con prole al seguito che mi corrono dietro per un centinaio di metri. Da lì a piazza Rivoli trovo molti amici/conoscenti, tanto che una podista a me affiancata mi dice “Ferruccio, sei famosissimo da queste parti!”.

In piazza Adriano le gambe iniziano a essere pesanti, a ogni passo le articolazioni mi sembrano arrugginite, ma non mollo. Inizio a vedere gente che cammina, che si trascina, che si siede, ma stringo i denti (nel vero senso della parola) e non mollo. Dal 36° al 41° sono in una specie di trance: non vedo e non sento nulla, vado avanti per inerzia e continuo a vedere altri podisti fermi o al passo. Mi spiace veramente per loro, ma non nego una grande soddisfazione, perché io invece continuo a correre. Il cartello dell’ultimo chilometro è in piazza Carlo Felice, in corrispondenza con i rettilineo finale di via Roma. C’è un sacco di gente a tifare e non so dove trovo le energie per accelerare a 5’10” al km. Ho i brividi dall’emozione e quando taglio il traguardo ho già la vista appannata dalle lacrime. Mi fermo e alla mia sinistra vedo comparire il mio piccolo Lorenzo, mi inginocchio, lo abbraccio e mi ritrovo in un pianto liberatorio. Poi raggiungo la mia adorata Mariella che mi chiede “come hai fatto?” e rispondo “non lo so!”

A mente fredda invece lo so benissimo come ho fatto: impegnandomi seriamente negli allenamenti, anche quando avrei rinunciato volentieri per il troppo caldo o per la pioggia, o quando faticavo a trovare il tempo tra i vari impegni lavorativi e famigliari. Mi sono classificato 2.363° su 3.320 con un tempo di 4h 01’15” e questo minuto e quindici di troppo sarà un buon motivo per riprovarci ancora ! 

 

Devo assolutamente ringraziare:

Marta e Claudio che con le loro mani magiche  hanno sistemato i miei vari acciacchi.

Enzo, che mi ha convinto ad entrare nel mondo del podismo e mi ha spronato a migliorarmi.

Mimmo, compagno dei primi allenamenti, della prima mezza e sempre prodigo di buoni consigli dall’alto dei suoi 73 anni e 32 maratone!

Gian Carlo, presidente della Podistica Torino che con la sua grande dote di organizzatore permette a noi tutti di pensare solo a correre e non a tutti gli altri aspetti delle gare.

Tutti gli amici e famigliari che mi hanno atteso lungo il percorso per incoraggiarmi in questa indimenticabile esperienza

Mia moglie Mariella, che non mi ha mai fatto pesare il tempo sottratto alla famiglia.

Mio figlio Lorenzo, al quale sicuramente ho tolto tempo da trascorrere insieme, ma col quale spero di correre una maratona insieme tra 10 o 15 anni

Ciao a tutti !
Ferruccio
 

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Ferruccio Benozzo nel "Miglio in pista" a Rivoli

 

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