INIZIARE A CORRERE

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Iniziare a correre
come farlo e come essere sicuri di farlo rispettando la salute fisica.
 
La corsa è ormai diventata una delle attività dilettantistiche maggiormente praticate in Italia e non solo. Le ragioni sono svariate e tra queste possiamo sicuramente evidenziare la possibilità di essere flessibili sui tempi e sui luoghi. 
Ma la cosa realmente importante e che interessa gran parte delle persone che si avvicinano a questa disciplina è come farlo nel modo corretto. 
La maggioranza dei soggetti comuni pensa infatti che la corsa sia adatta a tutti e che sia di facile approccio per chiunque. 
Nessuno nega il fatto che chiunque possa praticarla, a patto che, in assenza di particolari patologie che ne impediscano la pratica, si presti attenzione ai dovuti accorgimenti necessari per mantenere uno stato di buona salute e conseguentemente anche una buona motivazione.
La corsa è sicuramente una disciplina che sovraccarica l’apparato scheletrico, quindi, come fare per preservarlo? 
In questo senso un ruolo fondamentale viene giocato sia dalla mobilità articolare che dalla stabilità del core.
Andiamo quindi per ordine.
 
La mobilità articolare propriamente chiamata è la capacità di muoversi correttamente in un range di movimento, stabilito per anatomia, a seconda del tipo di articolazione coinvolta. 
Avere dunque una buona mobilità articolare aiuta non solo a proteggere la struttura fisica dagli infortuni, attutendo gli impatti con il terreno, ma anche a ottimizzare i movimenti riducendo il dispendio energetico in modo funzionale all’attività. 
Non possiamo negare che spesso, i podisti amatoriali non abbiamo molto a cuore questo tipo di attività propedeutica, senza però sapere che essa rappresenta uno dei punti centrali da avere presente per ridurre i rischi di infortunio. 
La stabilità del core, tanto quanto la mobilità articolare, è importante perchè, nella corsa, i microtraumi legati alle fasi di volo tipiche del gesto, si ripercuotono sia sulle articolazioni delle ginocchia che a livello di colonna vertebrale sul tratto lombare. 
Il nostro core, non deve essere inteso come semplice “addome” ma come nucleo del corpo, composto da diversi muscoli e in grado di supportare la nostra struttura scheletrica oltre che di traferire la forza dalle gambe alle braccia e viceversa, non solo durante l’attività ma anche nelle attività di vita quotidiana.
Non è solo importante quindi ma è fondamentale dedicare attenzione e tempo all’allenamento di questo insieme di muscoli  che possono preservare la salute della nostra schiena e dei nostri arti inferiori.
 
In conclusione, cari podisti, cimentatevi nella corsa, consapevoli del fatto che per migliorare non basta macinare chilometri, ma è giusto dedicare del tempo ad attività collaterali e altresì utili al miglioramento della prestazione, per i più competitivi, e al semplice benessere fisico per gli amatori che di gare potrebbero anche non volerne sentire parlare!

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