80 maratone di Luigi Ambrosino
Sono 42,195km, 30km con le gambe, 10km con il cuore, 2km la testa e 195m con le lacrime agli occhi
80 Maratone!! E si sono proprio 80, Sono tante ma le ricordo tutte!! Ognuna con la sua emozione unica.
Torino, Venezia, Milano, New York, Roma, Napoli, Praga, Lisbona, Verona, Firenze, Rimini, Reggio Emilia, Bologna, Lago Maggiore, Orta, Brescia, Vercelli, Parigi, Barolo, Sorrento, Franciacorta, Barbaresco, Ostia, Fano, Pisa, Lupatoto, Aosta, Zerbion, Trino, 11 Ultramaratone ‘59 alla terza’ con l’uomo dei record Enzo Caporaso, Lavello, Azzano e poi Il Passatore, la 100 delle Alpi, Recordando, 50 di Romagna, Pistoia Abetone.
Tutto comincia il giorno in cui ti scrivi alla maratona che hai deciso di correre. Da allora entri in un mondo in cui esiste solo quella data a cui non potresti mai rinunciare e che sai devi affrontare da solo con le tue proprie forze. Non passa giorno in cui non pensi a quel momento.
Cominciano gli allenamenti, duri, le ripetute, le salite, i primi lunghi domenicali aumentando progressivamente i km. Ti studi il percorso, identifichi quelli che possono essere i momenti più difficili da affrontare e ti calcoli una tabella di marcia, che puntualmente sarà stravolta, per superare ogni momento della gara.
Non ci possono essere aiuti, sei tu, solo tu con te stesso. Devi capire la gara, convincerti di potercela fare e devi preparare il tuo fisico ad affrontare uno sforzo notevole. Anche se ti alleni molto non sarà mai una passeggiata e avrai inevitabilmente il momento in cui ti sentirai morire, in cui ti domanderai ’chi me lo ha fatto fare’!! Ti dirai ‘Questa è l’ultima!’, ma ritornerai alla vita subito dopo aver tagliato il traguardo e sarai già pronto ad affrontarne un’altra.
La sveglia all’alba, l’eccitazione della partenza. Migliaia di persone, migliaia di storie, migliaia di pensieri, la maratona la vivi di testa. Ridi e piangi perché le emozioni sono vere. Nonostante tutto sei concentrato, ecco lo sparo, finalmente Il percorso raccontato, studiato è li, e lo percorri con le tue gambe. Il pubblico ti incita, i ragazzini ti danno il 5, la frenesia dei ristori, la fatica, l’allegria, la forza che ci metti per non mollare mai che ti accompagna fino al traguardo e poi la tanta sospirata medaglia al collo.
Ho imparato che terminare una maratona non è solo un traguardo atletico, è uno stato mentale, uno stato mentale che dice che tutto è possibile.
‘Se vuoi correre un miglio, corri un miglio. Se vuoi vivere un’altra vita, corri una maratona’
(Emil Zatopek)
La Maratona è sicuramente la gara più bella perché c’è tutto quello che la stessa vita ti impone di riuscire a gestire.
La fatica, la sofferenza, il controllo, la gestione del proprio fisico e della propria mente ma anche la gioia e la felicità di raggiungere un obiettivo che ci si era prefissato.
Ci vogliono gambe e tanto cuore, forza e tenacia, emozioni e sensazioni che culminano sul traguardo finale e la medaglia che sarà il giusto premio per la tua dedizione. Ecco perché, la medaglia, te la fai mettere al collo con orgoglio, la tocchi, la baci, la sfoggi. Puoi finalmente rilassarti e godere di quel momento, ridendo o piangendo non importa, l’importante è esternare l’emozione più vera che solo quel momento ti può dare.
La Maratona ti farà capire quali sono le tue possibilità, i tuoi limiti e come affrontarli e superarli, le tue paure e le tue speranze a volte o spesso chi sei veramente.
Il giorno della gara, sei pronto, hai preparato tutto, durante i tuoi 42,195 km sarà come rivivere momenti della tua vita, sarai euforico ed emozionato ai primi chilometri, col cuore in gola, dopo un po’ inizierai a capire di esserci veramente dentro alla Maratona. Scorrono i Km e arrivato alla mezza maratona capirai di averne fatta tanta di strada ma anche che ne manca altrettanta per arrivare! E’ anche il momento in cui smetti di pensare di tornare indietro!! Perché tutti, in maratona, quel pensiero lo abbiamo avuto!! Ma è solo un pensiero che ti passa per la mente e grazie alla tua forza e alla tua volontà lo annulli subito.
Proseguirai ed inizieranno i momenti di fatica, del fisico ma soprattutto della mente e lì inizierai a crescere ma non perché dovrai resistere alle fatiche inumane della corsa ma perché maturerai la consapevolezza, passo dopo passo, di essere in grado di portarla a termine e allora passerai il 35° km e arriverai al 40° dove, le emozioni non finiscono anzi si accrescono con la consapevolezza di avercela fatta, Sarai lì, meravigliosamente solo con te stesso, fino al traguardo che taglierai immancabilmente con le lacrime agli occhi!
Sarai stravolto, contento, con la tua medaglia al collo, sarai un maratoneta per la prima volta o per l’ennesima, sarà uno dei viaggi più belli che hai deciso di fare e dopo qualche ora non vedrai l’ora di iniziarne un altro.
Correre è come la vita:
Ci sono momenti in cui devi andare veloce,
altri in cui devi rallentare,
altri ancora in cui devi soffrire,
ma sai che vale sempre la pena godersi il viaggio
e arrivare fino in fondo.
Maratona di Torino 2019
Doveva essere la mia decima edizione della maratona di Torino e la mia 80esima Maratona in assoluto.
Nel 2009, Torino, fu la mia prima maratona corsa sotto un diluvio universale!
Anche quest’anno pensavo di riprovare la stessa esperienza di correrla tutta sotto la pioggia.
Era pronto, comunque, ed anche emozionato pur avendone corse tante!
Correre la maratona della propria città ha sicuramente il suo fascino. Conosci tutti, conosci il percorso e poi la partenza e l’arrivo della maratona di Torino credo siano dei più belli d’Italia.
Quest’anno però, a poco più di mezz’ora dalla partenza, ci è stato comunicato che la Maratona sarebbe stata annullata! Chiaramente è stata una grande delusione! Volevamo correre tutti ieri a Torino!!
La Maratona di Torino è unica, la più bella! Con le sue bellissime piazze i suoi monumenti e la sua storia. Ho parlato con chi era arrivato dalla Sicilia, da Roma, da Milano!! E’ triste non poter correre ma la decisione è stata giusta! Troppo pericoloso spargere migliaia di podisti per la città con un tempo così! Il prossimo anno ci saremo tutti!! Forza Torino.
Grazie
Luigi Ambrosino (un Maratoneta)
La bella medaglia ci è stata comunque consegnata e credo che sia stata la medaglia più facile che io abbia mai conquistato!!!
Quel giorno, non so proprio perché decisi di andare a correre un po’, perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta lì pensai di correre fino la fine della città, e una volta lì pensai di correre attraverso la contea di Greenbow. Poi mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell’Alabama, e così feci. Corsi attraverso tutta l’Alabama, e non so perché continuai ad andare. Corsi fino all’oceano e, una volta lì mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale girarmi e continuare a correre. Quando arrivai a un altro oceano, mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girarmi di nuovo e continuare a correre; quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare… insomma, la facevo!”
(Dal film Forrest Gump)
Corri Forrest, corri!
Luigi Ambrosino
Un Podista Qualunque, una persona normale come tante che un giorno tra lavoro, famiglia, doveri e piaceri ha deciso di mettere un paio di scarpette dei pantaloncini ed una maglietta e via verso la libertà di un mondo di corsa fatto di tante emozioni, sacrifici e soddisfazioni.
Ha scritto:
‘L’ho corsa la vita’ Feltrinelli / Ilmiolibro.com
‘Andiamo a Correre’ Feltrinelli / Ilmiolibro.com
‘Buen Camino’ Lulu.com
‘Dove Corri’ Lulu.com
‘La mia Francigena’ Lulu.com
‘Io corro piano’ Lulu.com
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