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LA FRAGILITA' DEL LIMITE

 

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Questo fine settimana è arrivata la svolta epocale nella maratona sia maschile che femminile, abbiamo avuto la FORTUNA di assistere a due eventi eccezionali, dal punto di visita tecnico, anche se spiegabilissimi con i numeri e lo vedremo, dal punto di vista della MAGIA dell’essere umano e della fragilità dei presunti limiti.

Brigid Kosgei ed Eliud Kipchoge hanno corso sulla distanza dei 42,195 m due tempi che hanno infranto delle barriere, in realtà più psicologiche che fisiologiche, soprattutto a livello maschile c’è stata una svolta epocale perché è stata abbattuta una soglia che rappresentava un presunto limite fisiologico oltre che numerico, le 2h,  conosciamo bene, a livello psicologico, la differenza che c’è tra 2h e 1h59’ (come tra 10 euro e 9,90 euro, strategia commerciale ben nota) un po’ come in ambito più amatoriale tra 2h59’ e 3h in maratona.

 

Certo, ho letto un sacco di cose riguardo presunte facilitazioni per lepri laser auto e altro, frutto, io penso, più una sorta di frustrazione nel veder sgretolarsi delle convinzioni radicate, o almeno lo spero perché ne ho lette di cotte e di crude anche da parte di “eminenze competenti” nel merito, lasciando stare tutti coloro  che non sanno nemmeno di cosa si sta parlando e/o non ha mai corso un chilometro in vita propria.

Nel caso della Kosgei invece tutto regolare, la maratona di Chicago è gara ufficiale anche qui supportata da pacer per almeno metà distanza, super prestazione, 2h14’04’’ oltre 60’’ al di sotto del precedente limite stabilito da Paula Radcliffe. Quindi allo stato attuale in MARATONA abbiamo tre record ufficiali:

Donne: 2h14’04’’ Kosgei, Chicago 2019 mix race

            2h17’01’’ Keytani altezza 158/peso 42 Londra 2017 only women race

Uomini : 2h01’39  Kipchoge Berlino 2018

E una miglior prestazione di sempre non ufficiale:

Uomini: 1h59’40’’ Kipchoge, Vienna 2019

Ormai quasi 10 anni fa un grande allenatore, un’autorità nel campo, mi disse che in Africa c’erano già atleti in grado di abbattere in muro delle 2h , dovevano solo decidere come e quando, io credo che fosse vero ma bisognava aspettare il momento giusto per tanti fattori, con l’avvento massiccio di questi grandi gruppi di managment sportivo in grado di convogliare forze economiche e fisiche in un unico evento, ricordo a tutti che i pacer che si sono alternati durante l’evento sono atleti di livello top gestiti dalla Global Sport Comunication che insieme al main sponsor INEOS e a Nike hanno supportato l’evento.

Intanto ora c’è una generazione di atleti che punta alla maratona o comunque alle gare su strada già dai primi passi della carriera, ricordo che la Kosgei per esempio ha 25 anni, Kamworor detentore del record attuale della mezza maratona , 58’04’’ ha 27 anni, rappresentano esempi di questa “nuova” tipologia di corridori, prima il maratoneta di elite era spesso un grandissimo atleta della pista che a fine carriera sui cimentava in maratona, recente esempio di questa tipologia e’ Gebresilassie ma anche Kipchoge  è stato un grande della pista (3'33’’ sui 1500, 12’46’’ sui 5000, 26’49’’ sui 10000)  che però sta ottenendo i suoi straordinari risultati sulla distanza lunga, chissà avesse iniziato prima la transizione ….ora ha 35 anni ma come si fa a fargli questo appunto dopo la corsa di sabato !!!!  Ancor più Kenenisa Bekele 37 anni, super talento della pista, che è a 2’’ soli secondi dal record del keniano in competizione ufficiale, fra l’altro sullo stesso percorso (Berlino) così anche Mary Keytani detentrice del record “only women race” nata nel 1982 .

A livello femminile ad un certo punto ci si è posto un quesito, quanto vengono favorite da una maratona corsa in mix con atleti uomini che possono fare da pacer piu’ o meno volontari, allora si sono sdoppiati i due record, premetto che io su questa questione del pacing penso che siano discorsi inconsistenti da Kipchoge e Bekele in giù tutte le maratone maschili vengono corse in gruppo per gran parte del percorso, inoltre i record in pista non vengono forse ottenuti con le lepri (la maggior parte) e ritenuti validi e allora di cosa stiamo parlando !!! Chi ha corso una maratona sa bene, o meglio dovrebbe sapere bene, che il pacing è una facilitazione psicologica a medio alto livello o tecnica a bassi livelli di performance, ovvero aiuta perché non sono un atleta esperto e non sono capace di tenere il ritmo regolare, cosa necessaria in maratona.

Inoltre sappiamo altrettanto bene che l’effetto scia, ammesso che ci sia, entra in gioco massivamente oltre i 25 km/h ,certo, a Vienna hanno corso ad oltre a 21 km/h ma al di sotto di queste velocità lo credo ininfluente in condizioni di vento normale o assente, quindi personalmente ritengo che Kosgei sia in grado di correre in 2h14’04’’ da sola e Kipchoge e Bekele in 2h01’ da soli , come in realtà hanno fatto dopo un certo chilometraggio a Berlino , (chi può fargli fa da pacer su lunghi tratti a quei ritmi !!!!)  a Vienna forse ha influito ma io credo veramente e intimamente che la corsa non sia il ciclismo ! Ma forse questa risposta dovrebbe darla Kipchoge. Laser e macchina escludiamoli proprio dal discorso alla fine di che stiamo parlando pensiamoci bene …..fuffa ! Per non parlare del discorso scarpe !

L’AZIONE COMMERCIALE RIGUARDO LE SCARPE e’ evidente questi atleti possono correre con scarpe di qualsiasi genere e sono in grado di correre forte sempre. Comunque errore madornale portare il focus di un obiettivo raggiunto o fallito su fattori esterni alle capacità psico fisiche dell’atleta, questo ad ogni livello, crea insicurezza e dipendenza da fattori che hanno pochissima influenza reale ma GRANDISSIMA INFLUENZA psicologica, aumentano solo le possibiltà di fallimento!  

Veniamo ai numeri per fugare almeno la gran parte dei dubbi:

Brigid Kosgei personal best: 

15’13’’ 5000 3’02’’5/km       19,7 km/h

29’54’’ 10 km 3’/km        20 km/h

1h04’28’’ 21,097 km 3’03’’/km    19,7 km/h (-0,3 km/h 1,5%)

Maratona 2h14’04’’ 3’10’’/km     18,9 km/h (- 0,8 km/h – 4% in meno del passo HM/ -1,2 km/h – 5,5% del tempo 10 KM) 94,5% del 10000

*non ha tempi significativi in pista !

Eliud Kipchoge altezza 167/peso 54 personal best :

1500 3’33’’

3000 7’27’’2’31’’/km 23,8 km/h VO2 max

5000 12’46’’ 2’38’’/km 22,8 km/h 96% di VO2 max

10000 26’49’’ 2’41’’/km 22,4 km/h 96% di VO2 max

Tempo su HM non adeguato a prestazioni attuali 59’09’’ !

Maratona 2h01’39’’/ 1h59’40’’ 2’53’’/km – 2’50’’/km (20,8 km/h-21,150 km/h) 88% di VO2 max e 94,5% rispetto al 10000

Ora passiamo a numeri di assoluta norma a buon livello AMATORIALE

Sergio Benzio altezza 185 /peso 75 kg personal best:

3000 9’09’’ 3’03’’/km 19,7 km/h VO2max

5000 15’25’’ 3’05’’/km 19,5 km/h 99% di VO2 max

10000 32’12’’ 3’14’’/km 18,5 km/h 93,4% di VO2 max

21,097 1’09’20’’ 3’19’’/km 18,1 km/h

Maratona  2h28’ 3’30’’/km 17,1 km/h  93% del passo sui 10000 e 87% di VO2 max

 

Al femminile P. B. personal best :

10 km 36’40’’ 3’40’’/km 16,35 km/h

10 km 40’ 4’/km 15 km/h pb attuale

21 km 1h23’30’’ 3’57’’/km 15,2 km/h

Maratona 2h58’58’’ 14,1 km/h 86% del passo sui 10 k (poteva correre più forte!)

3h00’40’’ 4’17’’/km 14 km/h 93,3% del passo sui 10 km attuale

 

Torniamo all’elitè Geoffrey Kamworor

10000 26’52’’ 22,35 km/h 2’41’’/km 22,4 km/h

21,097 km 58’03’’ 2’45’’/km 21,8 km/h

Maratona 2h06’ 3’/km 20 km/h 89% del passo sui 10000 poteva correre più forte

Se raggiunge, in maratona, la % adeguata cioè 94/05% del passo sui 10000 vale record del mondo!!!

Quindi sia E.K. che B.K. hanno corso al 94,5% del loro passo sui 10 km così come S.B. e P.B.(attuale)  quindi ???

Ciò che è successo tra sabato e domenica è del tutto “individualmente normale” a livello fisiologico

Perciò quando ci sarà un atleta uomo o donna con presupposti fisiologici e tecnici più elevati e con la stessa o migliore economicità del gesto queste prestazioni verranno battute e sarà NORMALE !

Il discorso pacer credo che vada ribaltato, quanto è servito ad ognuno di loro partecipare a questo evento? Tanto, e non parlo dal punto di vista economico ma dal punto di vista mentale , in quanti di essi è balenata l’idea che se l’ha fatto uno lo si può fare in “tanti”, a questo serve abbattere le presunte barriere a creare un varco dove tanti, NON tantissimi, ma tanti possano passare, ci va il coraggio di uomini e donne di rischiare il fallimento per stimolare un contesto o un movimento a crescere.

Eliud ha sperimentato il fallimento a Monza ne ha fatto tesoro ha capito che poteva fare meglio ha lavorato per farlo e lo ha fatto. Stessa cosa per Brigid anche lei ha lavorato duro per abbassare un record e lo ha fatto. Non c’è nulla di facile a questo mondo, abbiamo bisogno di persone coraggiose che aprano la via che si assumano per tutti noi il rischio di fallire e magari la soddisfazione di dimostrare che è possibile!!! Grazie Eliud Kipchoge e grazie Brigid Kosgei, ora, per l’ennesima volta, sappiamo che ognuno di noi può provare ad andare un po’ meglio lavorando duro!

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