Hipporun 2018

INTERVISTA DOTTOR UGO RIBA

FONDATORE IRR (ISTITUTO RIABILITAZIONE RIBA)

MAIN SPONSOR HIPPORUN 2018

RIBA

CIDIMU: L’AVANGUARDIA

E LA PROFESSIONALITÀ SONO DI CASA

Una storia lunga 36 anni e un gruppo che conta ben 8 istituti sparsi tra Piemonte, Liguria e Lombardia: Il Gruppo di Istituti CIDIMU – RIBA. Deus ex machina e fondatore  del gruppo è il dottor Ugo Riba, uno dei principali sponsor della Hippo Run, che ci racconta il suo approccio con lo sport e la filosofia del Gruppo.

 

“Dottor Riba, perchè ha deciso di collaborare con la Hippo Run?”

“Mi sembra molto interessante partecipare a un qualcosa, che è molto utile per chi lo pratica. Non dimentichiamo, che la corsa è lo sport più primitivo, altrettanto completo e semplice e richiede pochi soldi per essere praticato, è naturale e non ha bisogno di nulla, un dato importante. Poi le dirò che c’è un altro motivo. Noi viviamo a Torino, città dove il calcio è dominante, di questi tempi si parla solo della Juventus, Ronaldo ecc. e non si parla di tutti gli altri sport che sono altrettanto, se non più importanti. E quindi noi preferiamo e crediamo che un piccolo aiutino agli altri sport possa essere veramente utile per tutti”

 irr istituto riabilitazione riba torino

“Dottore, ma lei pratica sport e quali sono le sue altre passioni sportive?”
“Corricchio, “sono vecchietto” e in passato ho praticato lo sci e l’alpinismo, la montagna, poco il calcio e un po’ di più la pallavolo. Soprattutto adesso pratico la semplice e banalissima corsa”

 

“Quante volte va a correre e qual è la sua distanza media?”

“Purtroppo poco, una o due volte a settimana quando posso per una quindicina di km”

 

“Qual è la sua opinione verso il mondo del cammino?”

“Altrettanto favorevole, è meno impegnativa, più adatta a chi non è più giovanissimo e forse meglio ancora della corsa, nel senso che dal punto di vista sanitario il camminare è meno impattante per le articolazioni e a livello cardiovascolare. Ma è di estrema utilità sotto ogni punto di vista”

 

“Cambiamo argomento, parliamo del suo lavoro. In cosa è specializzato e di cosa si occupano i suoi istituti?

Io ho due specialità, ma ne pratico una. Una specializzazione in ginecologia ed ostetricia ed una che ho sempre praticato in angiologia e chirurgia vascolare. Mi interesso di circolazione in senso lato. Nei nostri istituti facciamo 2 cose fondamentali: prima di tutto la diagnostica per immagini, quella radiologica in tutte le sue versioni dalla RX alla Risonanza magnetica, ma anche quella elettrofisiologica, dall’elettrocardiogramma all’holter, cardiaca, neurologica, otorinolaringoiatrica nell’ambito di tutte le specialità, facciamo la diagnostica endoscopica, anche virtuale. Altro grande capitolo è la riabilitazione e la medicina dello sport. Abbiamo un Istituto della medicina dello sport che è internazionale, siamo 22 nel mondo e non siamo tanti. E’ un ambito particolarmente attrezzato e sono state sviluppate alcune tecniche che sono assolutamente innovative. La più importante è quella della stimolazione cerebrale diretta con onde elettriche, che va a stimolare le aree cerebrali che governano la funzione che noi vogliamo stimolare o riabilitare”

 

“A chi è rivolta questo tipo di terapia?”

“Se lei pensa che il cervello comanda tutto, a seconda delle aree che si vanno a stimolare può essere utile, anzi è utile per tutti i pazienti neurologici, quando dico pazienti neurologici, parlo e penso al paziente post ictus, al parkinsoniano, alla sclerosi multipla. Estremamente utile nel dolore cronico, nelle dipendenze quasi tutte, formidabile nella dipendenza da cocaina. E poi l’attività fisica.  Tenga conto, che ormai i medici dello sport e gli esperti la dosano come un farmaco e quindi non è più considerata un di più. Ma l’attività fisica e quel tipo di attività fisica per il singolo soggetto va dosata come fosse un farmaco”

 

“E’ una medicina che non ha controindicazioni…”

“Può averle le controindicazioni, perchè se è mal dosata, se eccessiva può far male”

 

“Parliamo di fanatismo e di corre in modo estremo?”

“Parliamo di cose estreme fatte da chi non può permettersi di farle. Oppure di chi ha la bruttissima abitudine di introdurre sostanze di vario genere certificate e più o meno pericolose per migliorare le prestazioni. Lo sport deve fare bene, poi per chi fa sport agonistico e questo è un altro capitolo,  con la stimolazione cerebrale siamo in grado di migliorare e talvolta in maniera clamorosa i risultati, senza che sia doping e nessun parametro vitale viene modificato.”

 

“Qual è il fiore all’occhiello dei suoi istituti e dove ambite ad essere un’eccellenza?”

“Siamo partiti come CIDIMU. Il nostro istituto è nato perchè abbiamo portato in Italia per primi l’ecodoppler, diventato poi ecolordoppler. Il primo vero ecodoppler arrivato in Italia, ecografia associata al doppler in un’unica macchina in grado di valutare morfologicamente le strutture e valutare completamente la circolazione è stata comprata dal CIDIMU e l’istituto è nato intorno a questa macchina. Il nostro papà e la nostra mamma sono stati l’ecodoppler. Tutto si è sviluppato intorno a questa macchina e siamo tuttora un passo più avanti rispetto agli altri. Abbiamo vissuto tutta l’epopea dalle primissime macchine alle attuali più sofisticate. La tecnologia e la medicina sono infinite, facciamo diagnostica con macchine ad alto livello, però questa affezione all’ecodoppler rimane e forse è la nostra più grande eccellenza che abbiamo. La la macchina ecodoppler  è in questo momento il device medicale, metodologia di un’esperienza straordinaria in tutti i campi dallo sport alle patologie più complesse”

 

Ecco perchè tanta professionalità e avanguardia hanno scelto di collaborare con Hippo Run. La fiducia è una cosa seria, che va data alle cose serie, come recitava tempo fa uno spot pubblicitario!

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