IL FENOMENO GIORGIO CALCATERRA

 

IL FENOMENO GIORGIO CALCATERRA

 

Poco più di un mese fa ha compiuto 45 anni ed è ora considerato, in base alle Categorie F.I.D.A.L., un Master 45. Stiamo parlando di Giorgio Calcaterra, il fenomeno delle UltraMaratone, nato a Roma l'11 febbraio 1972. 

Due numeri su tutti : si è aggiudicato per 3 volte il titolo di Campione del Mondo nella 100 Km. ed ha vinto per 11 volte consecutive la "100 Km. del Passatore".

Un solo rimpianto, la 100 Km. non fa parte delle gare Olimpiche .... qualche medaglia Giorgio l'avrebbe sicuramente portata a casa, non abbiamo alcun dubbio al riguardo.

Il prossimo weekend del 27 e 28 maggio tenterà di aggiudicarsi la gara per la dodicesima volta ! Nel 2011 ha stabilito il record della "100 Km. del Passatore" con il tempo di 6h 25' 49" (media 3' 51" al Km.). Il suo Record personale sulla 100 Km. è stato ottenuto a Seregno, il 22 aprile 2012, con il tempo di 6h 23' 21" (media 3' 50" al Km.). 

Il 21 marzo 2015 corre 2 volte consecutivamente la "Maratona di Roma". Giunge 9° assoluto in 2h 34' 26" e si ferma per l'esame antidoping. Riparte dopo 1h e 20' ricominciando la gara in solitudine. Nel finale comincia a doppiare gli ultimi atleti ancora in gara e li saluta, li incoraggia e ne accompagna un gruppo fino al traguardo, in un tempo complessivo (sosta compresa) sotto le 7 ore. 

 La sua sfrenata passione per la corsa inizia prestissimo, all'età di 10 anni partecipa infatti alla gara stracittadina che si tiene a Roma, nella stessa giornata della Maratona. Nel 1990, a 18 anni, partecipa alla Maratona di Roma completandola in 3h 29'. Passano poi otto anni prima che Giorgio, nell'ottobre del 1998, torni a gareggiare in maratona a Grotazzolina (Fermo). Dopo avere ottenuto il diploma di maturità scientifica, dal 1993 ha iniziato a svolgere il lavoro di tassista a Roma, impiegando ogni attimo di tempo libero nella corsa.

Dopo il ritorno alla maratona Calcaterra inanella una serie di partecipazioni che lo rendono uno degli esponenti di massimo spicco a livello mondiale in termini di partecipazioni e distanze complessive percorse.

Corre 175 maratone in 10 anni, tra il 1998 ed il 2008. Porta a termine ben 31 maratone solo nel 2004. Nel 2000 oltre a stabilire il suo personale sulla distanza (2h 13' 15"), stabilisce il Record Mondiale di Maratone corse in un anno sotto le 2:20:00 (16), ricevendo per questo un prestigioso riconoscimento dalla rivista specializzata americana Runner's World.

Nel 2006 Calcaterra partecipa per la prima volta alla "100 Km. del Passatore" da Firenze a Faenza, vincendola in 6h 45' e conquistando il titolo italiano di 100 km. Nello stesso anno entra nel giro della Nazionale di Ultramaratona con la quale partecipa ai Campionati Mondiali ed Europei del 2006,2007,2008 e 2009. L'8 novembre del 2008 vince la "3^ Ultramaratona degli Etruschi" a Tarquinia e si laurea Campione del Mondo e d'Europa sui 100 km.. 

Tra il 2008 ed il 2009  Giorgio Calcaterra è protagonista di "Top Runner", un documentario di Michele Cinque, Lorenzo Guarnieri e Alessandro Leonardi che racconta la sua vita di corridore, dai primi ricordi di bambino fino all'apoteosi del Mondiale conquistato a Tarquinia.

La corsa per Giorgio Calcaterra, oggi uno tra i più famosi ultramaratoneti al mondo, è tutto. E la scorsa estate al podismo ha dedicato il suo libro "Correre è la mia vita" (Edizioni Lswr), una cronaca autobiografica scritta insieme all'amico Daniele Ottavi in cui racconta trionfi e fatiche, ricordando gli allenamenti con il papà e le vittorie più importanti.

Nel libro Giorgio Calcaterra inserisce numerosisssimi aneddoti e racconti, episodi di una vita semplice, modesta e umile legata alla corsa. Sempre con i piedi per terra, sebbene celebrato ovunque per i suoi grandi risultati, Calcaterra resta un corridore "normale", che partecipa alle gare solo perché quell'andare verso il traguardo gli dà un'immensa felicità, come lui stesso ripete più volte nelle pagine del libro.

La corsa diventa così una "passione che scalda il corpo", un rimedio al dolore e alle sofferenze, anche se spesso è costata a "Re Giorgio" qualche infortunio (di cui dà ampio spazio nella biografia).

"Il mio obiettivo è, da sempre, correre e divertirmi" scrive Calcaterra, impegnato nella lotta al doping che considera una delle più grandi piaghe del nostro secolo.

Lontano dai racconti pomposi e dalle biografie autocelebrative, "Correre è la mia vita" è un libro semplice, che rende umano un grande campione internazionale. 

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