CORRERE CON LE TEMPERATURE RIGIDE
CORRERE CON LE TEMPERATURE RIGIDE
L'inverno è arrivato all'improvviso, dopo settimane con temperature quasi primaverili (Cross di Scarmagno e della Pellerina disputati con temperature vicine o superiori ai 10°). Nei parchi cittadini i runners presenti si contano sulle dita della mano .... Esistono invece alcuni accorgimenti che possono permettere di svolgere con regolarità i propri allenamenti, anche in condizioni climatiche "difficili". Ovviamente l'abbigliamento (oltre alla voglia ...) è l'aspetto che assume l'importanza fondamentale per poter continuare a correre anche in queste giornate.
La corsa nel freddo è molto soggettiva, ci sono atleti che si vestono come eschimesi ed altri che invece riescono ad utilizzare abbigliamento "leggero". Il nostro fisico deve assolutamente essere messo in condizione di traspirare per garantire un adeguato equilibrio della nostra temperatura corporea. Per evitare quindi sbalzi della temperatura occorre proteggere le periferie del nostro corpo, in primo luogo la testa, poi le mani ed i piedi. Se le periferie sono coperte nel modo giusto, il corpo centrale funzionerà a dovere. Bisogna comunque evitare di esagerare con gli "strati " di abbigliamenti ..... si suderà molto di più del dovuto a causa della traspirazione più faticosa. Il sudore che si trasforma in ghiaccio sulla pelle è spesso causa di malattia, in quanto provoca sicuramente uno sbalzo termico negativo per il corpo.
In inverno possiamo incontrare un freddo polare e pungente (caratteristica di questi primi giorni di febbraio), la pioggia, il vento e la neve, caduta copiosamente nell'ultima settimana. Ogni diversa situazione ambientale comporta variazioni dell'abbigliamento per affrontare e gestire al meglio la propria uscita di allenamento.
Esaminiamo la gamma di indumenti "obbligatori" per la corsa invernale.
Scarpe
Le scarpe più ammortizzate hanno un maggiore rialzo ed imbottitura. Sono quindi più resistenti e riparano meglio i piedi dal freddo e dalla pioggia. Esistono in commercio anche dei copri-scarpe che possono svolgere una funzione ottimale per evitare che l'acqua o la neve penetrino all'interno delle calzature.
CALZE
L'utilizzo di calze tecniche e più spesse di quelle indossate abitualmente, costituisce l'unico modo per proteggere il piede dal freddo. In commercio è inoltre possibile acquistare particolari tipi di calze tecniche che favoriscono la circolazione del sangue.
MAGLIA TERMICA
La maglia termica è il capo che ha avuto la maggiore evoluzione. In commercio si possono trovare innumerevoli modelli che impediscono la dispersione del calore all'esterno e mantengono perfettamente asciutto il corpo. L'unico accorgimento è che la vestibilità sia giusta, nè troppo larga, nè troppo stretta.
PANTALONI TECNICI
Numerosi podisti non amano indossare i pantaloni o la calzamaglia che coprono integralmente le gambe, in questo caso si può ricorrere ai pantaloni al ginocchio (tipo ciclista) o a quolli appena sotto il ginocchio con calze tecniche lunghe. La soluzione ideale è però quella di indossare pantaloni con la copertura integrale per mantenere le gambe calde e protette dal freddo. Non dimentichiamo mai che il freddo è uno dei principali fattori di contratture e stiramenti muscolari.
GILET
Il Gilet antivento svolge un doppio compito, in prima battuta quello di dare visibilità al podista e poi quello di riparare dall'aria. E' preferibile e consigliabile l'uso dei gilet che permettono la traspirazione.
GUANTI
Esistono in commercio infinite tipologie di guanti. Di lana, in pile, ipertecnologici .... è fondamentale che le mani rimangano calde. Mani e piedi sono le parti più a rischio di congelamento, in caso di temperature molto al di sotto dello zero. Meglio comunque optare per un tipo di guanto tecnico. Alcuni optano per l'uso delle moffole, ritenute poco eleganti, che hanno il vantaggio di creare una specie di camera d'aria e di tenere le dita vicine con minor dispersione del calore.
In situazioni estreme si può spalmare una crema protettiva e riscaldante sulle mani, indossare guanti in lattice ed i guanti tecnici sopra.
CAPPELLINO O FASCIA PARA ORECCHIE
La scelta tra cappellino e fascia para orecchie è estremamente soggettiva. Uno dei due capi deve essere comunque indossato. L'importante è il mantenimento al caldo delle orecchie. In linea di principio i calvi dovrebbero optare per il cappellino e tutti gli altri per la fascia paraorecchie.
Esaminata la gamma di capi indispensabili per la corsa al freddo, si può passare a qualche ulteriore consiglio. Per esempio può essere utile l'utilizzo di pomate riscaldanti da applicare ai muscoli delle gambe prima dell'allenamento unito ad una buona tazza di te caldo. Si può utilizzare anche una crema protettiva per le labbra. Qualcuno ama indossare una sciarpa per il collo, in particolare per protegggere la gola. L'aria fredda che viene inalata attraverso la bocca ed il naso arriva comunque in gola. Il rischio per la gola è maggiora nel momento in cui viene tolta la sciarpa e la gola è ancora bagnata e sudata.
Al termine dell'allenamento è d'obbligo una bella (e meritata) doccia calda tonificante !
Chiudiamo con un'immagine che rappresenta l'esatta antitesi di quanto scritto ......