ESAMI DEL SANGUE : CREATININA
Esami del sangue
Creatinina
Le analisi del sangue sono uno degli esami più frequenti per comprendere l'andamento del proprio corpo. Tantissime sono le informazioni messe a disposizione da questo tipo di analisi. Una corretta interpretazione può permettere di apportare i correttivi necessari per fare girare il proprio motore nelle migliori condizioni. In campo sportivo è consigliabile eseguire le analisi del sangue almeno una o due volte all'anno, a distanza di qualche giorno da un impegno agonistico e, possibilmente, a distanza da pasti particolarmente abbondanti.
E' importante tenere traccia di ogni analisi effettuata, in modo da poter capire nel tempo l'andamento di qualche particolare valore, ma è fondamentale che la verifica dei risultati sia condotta dal proprio medico; può infatti capitare che un valore risulti fuori dal "range" indicato senza che per questo vi sia un problema reale.
Dopo avere dedicato il primo articolo all'ematocrito ed il secondo ai globuli bianchi ed ai globuli rossi, continuiamo la serie dedicata alle analisi del sangue descrivendo, in questa terza puntata, la creatinina.
LA CREATININA
La creatinina è una sostanza che deriva dalla degradazione della fosfocreatina, una molecola che ha un ruolo fondamentale nel metabolismo energetico muscolare. La creatina è sintetizzata naturalmente nel corpo umano soprattutto nel rene e nel fegato e trasportata nel sangue per l'utilizzo da parte dei muscoli. Circa il 95% del contenuto totale di creatina del corpo si trova nel muscolo scheletrico.
I valori normali variano per chi ha meno di dodici anni sono fra 0,35 e 1 mg/dl, oltre i dodici anni per le donne tra 0,6 e 1,2 mg/dl, per gli uomini tra 0,7 e 1,25 mg/dl.
La creatinina è stata scopetta nel 1800 come una componente organica della carne. Nel 1970 alcuni scienziati sovietici sono arrivati a verificare che gli integratori di creatina per via orale possono migliorare le prestazioni atletiche durante un'intensa attività sportiva, come ad esempio lo sprint. La creatina ha guadagnato popolarità negli anni '90 come metodo "naturale" per migliorare le prestazioni atletiche e sviluppare la massa corporea magra. La creatina viene però utilizzata in ambito sportivo già sin dal lontano 1926, inizialmente solo per gli atleti che si allenavano con i pesi. Ma negli ultimi anni la creatina è diventata l’elemento più studiato nel campo della Medicina dello sport, con lo scopo di aumentare il rendimento di atleti e sportivi professionisti. Ciò ha reso la creatina è l’integratore più famoso e utilizzato, con una vendita a livello mondiale di circa 400 milioni di dollari all’anno.
Il fabbisogno di creatina giornaliero, per un soggetto adulto, è di 2 grammi al giorno per coloro che non praticano sport (l’Università Americana dello Sport sconsiglia il suo uso ai minori di 18 anni), mentre per chi fa sport regolarmente e specialmente ad alto rendimento, il fabbisogno è di 6 grammi al giorno per i primi 20 giorni, e successivamente 2 o 3 grammi al giorno per i giorni seguenti, fino a completare il mese (10 – 11 giorni). È importante rispettare le dosi e i giorni di assunzione perchè, anche se non si sono riscontrati casi di intossicazione da creatina, un eccesso può provocare nausea, vomito, disturbi digestivi, debolezza e diarrea. Bisogna quindi rispettare le raccomandazioni del nutrizionista o del medico sportivo che segue, e deve seguire, l’assunzione di creatina.
Un altro effetto negativo riscontrato in alcuni soggetti sono i crampi muscolari, a causa della mancanza di liquidi conseguente all’assunzione della creatina; gli atleti che fanno uso di creatina come integratore devono bere ogni giorno un minimo di 16 bicchieri di acqua per evitare questa fastidiosa conseguenza, che inoltre è controproducente per il rendimento sportivo. Non si sono presentati effetti dannosi a carico del fegato o dei reni, ma è comunque sempre importante rispettare le quantità. Molti pensano che più alto è il consumo, migliore sarà il rendimento sportivo, ma in realtà il muscolo utilizza al massimo 6 grammi al giorno di creatina, e chi ne assume una quantità maggiore può provocare solo effetti negativi secondari.
Il miglior momento per assumere creatina è nei giorni precedenti ad un lungo ed intenso allenamento, oppure prima di una gara, di una competizione o di un incontro sportivo. E’ anche importante sapere che se utilizziamo un integratore di creatina insieme ad un alimento ricco di carboidrati ad indice glicemico, come il glucosio o fruttosio, questa si assorbirà più velocemente e in quantità maggiore, perchè con i carboidrati aumentano i livelli di insulina che aiutano ad introdurre più velocemente la creatina nelle cellule. L’assorbimento di creatina in forma di integratore è immediata, provocando un livello di 100 Mmol/L nel sangue in solo un’ora, offrendo un effetto immediato nell’atleta. Gli studi realizzati hanno dimostrato come l’effetto della creatina sia più importante ed evidente in sportivi o atleti con poche riserve di questo aminoacido, per esempio nei vegetariani.
Rapporti pubblicati indicano che, negli Stati Uniti, circa il 25% dei giocatori di baseball professionisti e fino al 50% dei calciatori professionisti consumano integratori di creatina. Secondo un sondaggio tra giovani atleti, l'uso di creatina è comune tra i calciatori, lottatori, giocatori di hockey, ginnasti, body builders. Nel 2000, il National Collegiate Athletic Association (NCAA) ha vietato l'assunzione di creatina ai suoi giocatori. Occorre sottolineare che il C.I.O. (Comitato Olimpico Internazionale) non ha introdotto la creatina e la fosfocreatina nelle Classi di sostanze proibite.