TURIN MARATHON RACCONTATA DA ANDREA COTZA

Cotza_Andrea_arrivo

  LA MARATONA DI TORINO 

Raccontata da Andrea Cotza

Turin_Marathon_obliquo

Proseguiamo la carrellata di racconti ed emozioni dei partecipanti alla TURIN MARATHON 2012. Il sito è a disposizione di coloro che vogliono raccontare la propria Maratona, indipendentemente dalla Società di appartenenza ed anche per chi ha gareggiato in qualità di "Non Competitivo". E' possibile inviare il testo in formato word alla casella mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.    

Andrea Cotza è uno degli 86 atleti "orange" che hanno completato la 26a Edizione della TURIN MARATHON. Andrea ha fatto il suo esordio nella Maratona, dopo avere debuttato nel mondo podistico con i colori "orange" il 12 febbraio del 2012 nel "Gran Premio Città di Ciriè" di Cross. Ha ottenuto nel 2012 i propri record personali nei 10.000 metri (Lugano 44' 23") e nella Mezza Maratona (Vigone 1h 41' 52").

La famiglia Cotza è un vero e proprio "clan" di podisti ! Andrea, sposato con l'atlea "orange" Patrizia, ha due figlie Miriam  e Irene; Miriam è già una promettente podista, anch'essa tesserata "orange" nella categoria Esordienti.  

Cotza_Miriam-Home Sabatino_Patrizia

Il "clan" Cotza annovera ancora Sandro, fratello di Andrea, podista che ha corso ad ottobre la Maratona di Verona sotto le 3 ore. Ornella, moglie di Sandro, ha esordito anch'essa brillantemente con i colori "orange" nei 42.195 metri della TURIN MARATHON. Le due figlie di Sandro e Ornella, Alessandra e Roberta, sono ovviamente tesserate e bravissime podiste nelle categorie giovanili della Società A.S.D. PODISTICA TORINO !

Cotza_Alessandra-Home  Cotza_Roberta-Home  RussoOrnella  cotza20sandro-Home

Andrea ha chiuso il Campionato A.S.D. PODISTICA TORINO 2012 in 45a posizione con 1.855 punti, sfiorando l'en-plein di partecipazioni, con 15 presenze sulle 16 gare previste in calendario.

Dalla sezione “CURIOSITA” del sito apprendiamo che nel 2012, primo anno di attività podistica, Andrea, pur con qualche acciacco qua e là,  ha preso parte a  20 manifestazioni competitive, con un totale di oltre 286 Km. percorsi. 

Andrea ha riassunto così le emozioni della sua prima Maratona .....  

 26a TURIN MARATHON

29 Novembre 2011

Sto preparando la borsa con tutto l'occorrente e la mente ritorna alla mia gara di domenica scorsa, una delle pochissime fatte fino al momento: "Stratorino 2011". Che bello che è stato, un bagno di folla, il clap clap dei piedi nel silenzio del Valentino, l’emozione dell’arrivo, la medaglia … tutto bellissimo.

Ma la sensazione più bella, l’ho vissuta quando sono andato davanti al Duomo per cercare Sandro, mio fratello, che si stava preparando per la partenza di una competizione parallela ed un po’ più lunga. A differenza della gente che affollava Piazza San Carlo per la Stratorino, qui gli atleti erano sì sorridenti, ma anche un pochino tesi, anzi, molto tesi. Nell’espressione dei loro volti era come se ci fosse molto rispetto per la gara che stavano per affrontare, ed intuii che quella non era una semplice gara: era la MARATONA!

La borsa è ormai pronta, c'è tutto l'occorrente per la degenza in ospedale. L'operazione che devo affrontare domani è ormai un'ossessione, ho una fifa pazzesca, la tensione si è ormai trasformata in paura ed in questo momento prometto a me stesso : "Se l'intervento va bene, correrò una Maratona nel 2012 ! 

Cotza_Andrea_PzzaAdriano

18 Novembre 2012

La sveglia suona alle 6.00 e mi stupisco di essere riuscito a dormire bene tutta la notte nonostante la tensione dei giorni scorsi, dovuta ad un ginocchio che da due settimane si è messo di traverso e non vuole “collaborare”: buon segno ! Patrizia mi dà il buongiorno con un enorme sorriso e mi dice: “E’ il tuo giorno!”.

Ricambio con un accenno di sorriso, perché sono quasi convinto che non riuscirò a portare a termine la gara a causa del ginocchio. Doccia, colazione, vestizione, tutto è pronto e ci rendiamo conto che manca ancora quasi un’ora all’appuntamento con Sandro e Ornella ... tensione ? Noooo ! Alle 7.30 incontriamo Sandro e Ornella. Il clima è di grande eccitazione, soprattutto per me e Ornella che siamo all’esordio. Sandro ormai è un veterano, ma anche in lui si avverte che è un giorno speciale.

Trovato parcheggio, incontriamo gli altri Orange. Qualcuno mi prende in giro dicendomi che c’erano state delle scommesse sulla mia presenza alla partenza, sempre a causa del mio ginocchio. Poi ci cambiamo e ci “impomatiamo”. Foto di rito, poi incontro il mio amico Fabio col quale ci rechiamo alle griglie che di fatto non esistono, c’erano dubbi ?

Siamo un po’ dietro, ma chi se ne frega, unico obbiettivo è arrivare alla fine. Nella bolgia incontro anche Gianfranco con il quale avevamo deciso di fare la gara ad un ritmo tra i 5’15” – 5’20” … molto conservativi, ma è la nostra prima e ce la vogliamo godere senza rischiare.

Dopo il secondo km prendiamo il ritmo prestabilito ed i km iniziano a scorrere in scioltezza. Il ginocchio fortunatamente tace, a parte un lievissimo fastidio. Dopo il sottopasso di C.so Unità d’Italia compare maestosa l’immagine del mio recente passato: il C.T.O. Nonostante avessi studiato tutto il percorso, mi era sfuggito il passaggio davanti all’ospedale dove ero stato “ospite” circa un anno fa … saluto strizzandogli un occhio. Ripeto a me stesso (e al ginocchio) che oggi non posso fallire …

Cotza_AndreaPzzaRivoli

A Nichelino ci accoglie un paese in festa, una bolgia, bellissimo; poi incontro Giuseppe e Raffaella con i loro bimbi ed un cartello inneggiante ai nostri splendidi colori. Fabio mi fa notare che sto viaggiando sotto i 5’ e mi dò una calmata. In Corso Unione Sovietica si ha la visione di tutto il cordone di gente che arriva da Nichelino : impressionante!

Ad un certo punto il ginocchio inizia a far male, siamo solo al 15°, ma non mi coglie il panico. Durante gli allenamenti, ho imparato a superare dolori vari che di tanto in tanto affioravano regolarmente, quindi inizio a correre sciogliendo braccia, gambe, spalle e tutto ritorna “sopportabile”.

Arrivo bene alla mezza e tendo ad accelerare, ma Gianfranco e Fabio mi riportano all’ordine. Anche a Grugliasco siamo accolti da una grande folla che mi mette le ali ai piedi. Sono catturato dall’incitamento di un gruppetto di persone che espone l’ennesimo cartello inneggiante alla Podistica Torino. Ricordo che la sera prima avevo visto una foto su Facebook mentre lo stavano preparando.

E siamo in Corso Francia. Nei giorni precedenti speravo di arrivare alla mezza con un dolore sopportabile al ginocchio e mi rendo conto che incredibilmente avverto solo un leggero fastidio e niente più … e sono al 25°. Le gambe stanno benissimo e mi chiedono di andare, ma prudentemente glielo nego. In tanti mi hanno detto che la maratona inizia dal 30° km, quindi, care gambine, state calme e fate quello che vi dico. Arriviamo anche al fatidico 30°, dove prendo il secondo Gel, bevo e poco dopo mi arriva una fitta forte alla pancia. No … non posso andare in bagno ora!

Fortunatamente lo stimolo si attenua e continuo con il mio passo regolare sempre in compagnia di Fabio. Gianfranco ha accelerato un pochino e lo lasciamo andare. Ad un certo punto sento una voce femminile che urla a squarciagola incitando gli atleti … poi la vedo: Katia! E’ Katia: MITICA !!!!! C’è anche Patrizia che si trova esattamente dalla parte opposta. Fino adesso, quando ho incontrato qualcuno che conoscevo, ho sempre “deviato” per salutarlo, ma ora mi rendo conto che le gambe iniziano a centellinare le forze e proseguo dritto: scusa Capo !

Poi inizia il saliscendi tra Corso Vittorio Eanuele e traverse varie. Mi accorgo che inizio ad essere un po’ stanco, ho un polpaccio un po’ duro e nell’insieme dei dolori, mi rendo conto che non ho male al ginocchio, se c’è si confonde con il resto. Mancano 8 km alla fine, solo 8 km. Fabio è ormai la mia ombra e mentalmente inizio a farmi forza, ripensando a tutti gli allenamenti, ai vari acciacchi, contratture, momenti di sconforto compreso un giorno in cui incontrai Gianfranco e gli dissi che avrei rinunciato alla Maratona perché non ne potevo più degli infortuni …

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Nel frattempo abbiamo ripreso Gianfranco che non riesce a tenere il nostro passo, sempre molto regolare; forse ha pagato l’aumento di ritmo precedente. Noi siamo sempre molto costanti e dico a Fabio che dovremo, in futuro, fare i pace maker delle 3.40. Mancano ora 4 km, solo 4 km, le gambe sono sempre più rigide, ma continuano a scandire i passi. Fabio, che mi sembra stia un po’ meglio di me, mi dice: “Andre, è come andare da Volvera a Gerbole : una cazzata!”. E proseguiamo, superando tanti, ma tanti atleti in crisi; c’è chi cammina e chi fa stretching per combattere i crampi. Tutto questo mi dà forza e siamo agli ultimi due km, dove incontriamo Pino che è decisamente in sofferenza. Addirittura Pino ho superato – mi ripeto – allora stai andando alla grande! Ma poi superiamo anche altri "orange" che normalmente, nelle gare più brevi, mi sono decisamente avanti. Questa è una ulteriore dose di fiducia: Andre, stai andando molto bene ! Poi in via Sacchi dico a Fabio di andare, di provare ad aumentare, perchè io ho un polpaccio duro e non voglio rischiare un crampo proprio ora, ma lui sostiene che l’abbiamo fatta insieme e la finiamo insieme : GRANDE FABIO, grazie!

In via Sacchi inizia a pompare l’adrenalina nelle vene e realizzo che ormai ce l’ho fatta e che è giunto il momento di godermi la passerella finale in Via Roma. Chiedo alle gambe se ne hanno ancora per provare ad accelerare e loro inaspettatamente rispondono : presenti!

E allora via, vola Andrea, vola !!!! Tra due ali di folla che incitano, io ho solo i pugni chiusi, pugni che vogliono frantumare il ricordo di quei giorni difficili trascorsi un anno fa. Vola Andrea, vola … è il tuo giorno !!!!

Cotza_Andrea_arrivofinale

Intravedo il traguardo, sotto il quale ero passato il giorno prima domandandomi se mai l’avrei attraversato da finisher … alzo al cielo i pugni chiusi e, superato il traguardo, lancio un forte urlo liberatorio. Cerco Fabio che mi è ancora accanto e ci stringiamo forte le mani in segno di vittoria. Poi vorrei subito che ci fosse Patrizia ad aspettarmi, ma la zona è interdetta agli spettatori. Sento che mi chiamano dagli spalti, è Teresa! Mi avvicino e l’abbraccio forte commuovendomi e sfogando tutta la mia tensione. Grazie Teresa!

Poi ricevo la bellissima medaglia, e mi rende felice sentirmi dire “complimenti” dalla ragazza che me la mette al collo!

Questa è stata la mia prima Maratona. Sensazioni uniche, sicuramente indimenticabili!

Ringraziamenti, certo: ce ne sarebbero un’infinità, ma il primo va a mio Fratello, che mi ha trascinato verso questa “malattia” che è la passione per il running e che ha coinvolto tutta la mia famiglia. Poi indubbiamente a Patrizia che ha sopportato tutto il periodo di preparazione, che mi è sempre stata vicina nei momenti più difficili, non ultimo il problema al ginocchio che quasi aveva compromesso la mia partecipazione alla Turin Marathon.

Poi un enorme ringraziamento, doveroso, va a questa splendida Società che si chiama Podistica Torino, che  è composta da un gruppo di persone stupende che condividono (e trasmettono) la stessa passione, dove ci si sente come in una grande famiglia!

Ciao a tutti !
Andrea

 Cotza_Andrea 

 

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