ESAMI DEL SANGUE : GLOBULI
Esami del sangue
globuli bianchi e globuli rossi
Le analisi del sangue sono uno degli esami più frequenti per comprendere l'andamento del proprio corpo. Tantissime sono le informazioni messe a disposizione da questo tipo di analisi. Una corretta interpretazione può permettere di apportare i correttivi necessari per fare girare il proprio motore nelle migliori condizioni. In campo sportivo è consigliabile eseguire le analisi del sangue almeno una o due volte all'anno, a distanza di qualche giorno da un impegno agonistico e, possibilmente, a distanza da pasti particolarmente abbondanti.
E' importante tenere traccia di ogni analisi effettuata, in modo da poter capire nel tempo l'andamento di qualche particolare valore, ma è fondamentale che la verifica dei risultati sia condotta dal proprio medico; può infatti capitare che un valore risulti fuori dal "range" indicato senza che per questo vi sia un problema reale.
Dopo avere dedicato il primo articolo all'ematocrito, descriviamo in questa seconda puntata, i globuli bianchi ed i globuli rossi.
I GLOBULI BIANCHI
I Globuli bianchi o leucociti (WBC) sono cellule del sangue che hanno il compito di difendere l'organismo da attacchi esterni. Si suddividono in granulociti, linfociti e monociti. I granulociti si suddividono a loro volta in neutrofili (che attaccano i batteri), eosinofili (attivi contro le allergie e le infezioni causate da parassiti) e basofili (che agiscono come filtri fra intestino e altri organi). I globuli bianchi sono un'ottima spia contro le infezioni. Nel caso di aumento dei granulociti si è molto probabilmente di fronte a un'infezione provocata da batteri, mentre se aumentano i linfociti, l'infezione potrebbe essere causata da un virus. Valori normali sono: da 4.000 a 7.000 per mm3 nella donna e da 5.000 a 8.000 per mm3 nell'uomo. I globuli bianchi possono aumentare anche per la somministrazione di alcune sostanze (arginina) o in determinati periodi (gravidanza, mestruazioni). Una loro diminuzione è da mettere in relazione, nella maggior parte dei casi, con una diminuzione delle difese immunitarie.
I globuli bianchi sono un tassello fondamentale del nostro sistema immunologico. Sono estremamente mobili, capaci di perforare la parete dei vasi capillari e passare quindi attraverso di essi. Questa facoltà permette ai leucociti di difendere l'intero organismo. I globuli bianchi possono inglobare corpuscoli, elementi estranei e microbi. Sono in grado di digerire e distruggere ogni materiale nocivo: per questa ragione vengono anche chiamati fagociti. La migrazione dei globuli bianchi verso un tessuto infiammato è talvolta eccessiva: in questi casi si verificano ascessi e produzione di pus. Quest'ultimo non è quindi nient'altro che un liquido ricco di globuli bianchi.
Se il referto delle analisi del sangue riporta un alto numero di globuli bianchi (leucocitosi) significa che è in corso un processo reattivo a un'infiammazione. Ma non sempre bisogna avere paura: possono essere un semplice raffreddore o un'infezione delle vie urinarie, eventi molto frequenti, a causare la reazione "difensiva". In questi casi i valori possono salire anche a 30-40mila per mm3, ma non bisogna spaventarsi. L'importante è ripetere l'esame a distanza di poco tempo e verificare che i globuli bianchi siano tornati nella norma. Nel caso in cui non ci sia alcuna infezione in corso e i valori alti si ripresentino anche nelle successive analisi, invece occorre andare a fondo per capirne esattamente le cause.
Si parla di leucopenia in presenza di un'anomala riduzione dei globuli bianchi nel sangue. Le cause più comuni di leucopenia, in soggetti non affetti da particolari malattie, sono rappresentate dalla presenza di infezioni o processi infiammatori acuti, che comportano un importante consumo di leucociti legato alla loro migrazione nei tessuti infetti e distruzione nella battaglia contro i patogeni invasori.
I GLOBULI ROSSI
I Globuli rossi o eritrociti (RBC) sono cellule del sangue a forma di disco appiattito, prive di nucleo, che trasportano l'ossigeno, fissato tramite l'emoglobina in esse contenuta, fino alle cellule dei tessuti e riportano ai polmoni parte dell'anidride carbonica prodotta. Possiedono un diametro di circa 7 millesimi di millimetro e frontalmente presentano un colore giallo verdastro. Tuttavia, di profilo appaiono rossi e conferiscono dunque al sangue la sua caratteristica colorazione. Questa è dovuta alla presenza di un pigmento, l'emoglobina, che è un composto di costituzione chimica complessa. I globuli rossi e l'emoglobina sono prodotti dal midollo rosso, un tipo di midollo osseo presente in particolar modo nelle vertebre, nello sterno e nelle scapole. Il midollo rosso è pertanto considerato un organo emopoietico. Al suo interno i globuli passano attraverso vari stadi, e solo alla fine è riempito di emoglobina. I globuli rossi hanno una vita di circa 120 giorni, la milza è l'organo che si occupa della loro distruzione.
Il valore normale nell'uomo è di 4,5-6 milioni/mm3, nella donna 4-5,5 milioni/mm3; anche in questo caso per gli atleti che partecipano a gare di resistenza (es. Maratona) si devono diminuire tali valori di circa 0,5 milioni/mm3. Il loro numero influenza i valori di emoglobina e di ematocrito.
Un numero di globuli rossi inferiore al normale è il segnale di un'anemia, tanto più seria quanto più il numero di globuli è basso. Se i globuli rossi sono invece più numerosi del normale, si è in presenza di un disturbo chiamato policitemia. La policitemia può essere il segnale di una disidratazione dell'organismo dovuta a malattie che portano vomito e diarrea. Può essere anche in relazione con l'uso di farmaci contenenti testosterone, oppure può essere dovuta a enfisema polmonare o a malattie cardiache. Anche l'elevata altitudine o un'intensa attività fisica condotta per lungo tempo, possono determinare un aumento di globuli rossi.
Un numero di globuli rossi inferiore al normale è il segnale di una probabile anemia, tanto più seria quanto più il numero di globuli è basso. La quantità minima di globuli rossi, indispensabile per vivere, si aggira intorno al milione per millimetro cubo di sangue.