TURIN MARATHON RACCONTATA DA MARCO BENINCASA

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  LA MARATONA DI TORINO 

Raccontata da Marco Benincasa

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Proseguiamo la carrellata di racconti ed emozioni dei partecipanti alla TURIN MARATHON 2011. Il sito è a disposizione di coloro che vogliono raccontare la propria Maratona, indipendentemente dalla Società di appartenenza ed anche per chi ha gareggiato in qualità di "Non Competitivo". E' possibile inviare il testo in formato word alla casella mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.    

Marco Benincasa è un altro dei 54 atleti "orange" che hanno completato la 25a Edizione della TURIN MARATHON. Marco ha disputato un'ottima gara, sfiorando di una manciata di secondi il tempo ottenuto nell'edizione del 2010. 

Marco veste i colori "orange" dal 2011. Ha esordito con i colori della A.S.D. PODISTICA TORINO il 23 gennaio 2011, nel "Cross della Pellerina" ed ha concluso la Maratona di Torino in 3:21:02 al 659° posto in Classifica Generale ed al 112° posto nella categoria MM45.

Il 2011 podistico ha visto Marco presente in 14 gare con 200 chilometri totali disputati. Nel Campionato interno Marco ha chiuso al 38° posto con 1.927 punti e 11 gare disputate. 

Marco ha così raccontato le emozioni della sua TURIN MARATHON ! 

 25a TURIN MARATHON

Ciao a tutti,

questo è il resoconto di una giornata piena di gioie e dolori, di stati d'animo diversi e di emozioni forti. Mi alzo alle 6.30 per fare la "colazione dei campioni", fatta di the, fette biscottate, miele, marmellata in quantità super. Mentre mangio mi rendo conto di non essere teso, sono rilassato, buon segno. Per me è la 12esima maratona, la mia scheda sul sito riporta un personale di 3.20.09, fatto l'anno scorso, sebbene nel 2008 ho corso qui a Torino in 3.01.12, ma è preistoria (abbiamo provveduto alla correzione .... ), ora complici allenamenti più soft e meno frequenti il mio obiettivo è chiudere in 3.15.00 o giu di li'. Terminata la colazione, saluto mia moglie (CHE PAZIENZA!), la rivedrò all'arrivo. Alle 7.30 sono già in zona partenza, incontro vari amici, ci si scambiano impressioni sulla gara, sulle condizioni atmosferiche, ideali per la gara. Poi intravedo una macchia "orange", i migliori podisti per correre insieme una Maratona. Si chiacchera della giornata e poi viene il momento del "rituale della vestizione", soliti gesti fatti mille volte, ma che a me danno l'occasione di rilassarmi molto e concentrarmi sulla gara. Massaggio, chip, spille, vaselina dappertutto, la divisa che deve essere perfetta, mi sembra di prepararmi per un Gran Galà ! Adesso è l'ora della foto di gruppo e basta questo per caricarmi a mille. Via per un pò di riscaldamento e poi alla zona Start.

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Sono indietro, i palloncini delle 3 ore e 15 sono lontani, li raggiungerò in gara. Poi lo sparo e via, ogni volta mi emoziono ed ecco che sono di nuovo in ballo con me stesso. Cerco qualche amico con cui iniziare ed ad un certo punto vedo un gruppo "orange", tra cui Vincenzo Pinto, gli chiedo se mi fa un caffè, lui mi risponde che il giorno dopo avrebbe impresso sul cappuccino il tempo della gara. Si scherza perchè ce lo possiamo ancora permettere. Oggi non è un giorno da Caminito Cafè, oggi è un giorno da CAPITANI CORAGGIOSI. Al 5 km la media è di 4.33, un po' veloce, rallento e poco dopo incontro un amico del C.B.R., ha lo stesso passo, starò con lui, è uno regolare. I palloncini verdi sono più avanti di circa 500 metri, per me sono un po' troppo veloci, non mi sono mai fidato dei pacers, farò di testa mia. Al 10 km la media si attesta su 4.36, cosi va bene, oggi è una giornata buona. Inizio poi ad accorgermi di una cosa strana, ogni tanto sul percorso sento che qualcuno mi incita, alzo la testa, gente a me sconosciuta, ma è il POPOLO ARANCIONE, disseminato sui 42 km, pronto a darti la carica, che bello avere il tifo "personalizzato" .....

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D'un tratto ci troviamo nella nebbia, fa freddino, ci copriamo nei vari guppetti di podisti. Andiamo regolari, noto che superiamo frotte di "colleghi", ma non penso che possa andare oltre il mio obiettivo, meglio non esaltarsi. Ai 21.097 passo in 1.37.09, preciso, cio' che volevo, mi rilasso, sto bene, poi inizio ad andare con la testa gia' alla "salita" (CHIABRERA TI ODIO !), ogni anno spero che l'abbiano "piallata", ma invece è sempre li' che ci aspetta, sembra lo Chaberton ! Mi ricordo quanto detto da Roberto Cignarale (GRAZIE COACH), sulla salita la respirazione deve essere identica a quella avuta nel tratto in pianura, quindi rallento quanto basta. Vedo tanti podisti sconcertati da questo tratto spaccagambe, sono di altre regioni italiane, sono ignari di ciò che li aspetta, ma devo pensare a me e tutto procede ok.

Al 28 km vedo il mio amico arrancare, rallento per aspettarlo, lui mi urla di andare sennò mi prende a calci, obbedisco. Ecco corso Francia, dicono che qui si recupera, bah, dipende, forse prendendo la Metro.... Arrivo al 30 km in 2.20.09 la media è sui 4.42 ma non è un problema, non mi dispero. Al 32 km mi aspetta il mio amico Mario con un "carrello" pieno di integratori, sali e "bombe" varie, mi viene incontro, quasi mi ferma per abbracciarmi, è più emozionato di me, prendo tutto e rallento per ristorarmi e riparto.

Ma ad un certo punto ecco che succede l'imponderabile, con la testa tiro a 4.35 mentre le gambe mi dicono "ok, ora decidiamo noi". La brillantezza è andata in vacanza alle Maldive ed io comincio a "frenare". Non è il "muro" non sto soffrendo però è cosi' mi adeguo e la media inizia a salire a 4.50. Al ristoro del 35 km prendo da bere, cammino per 30 metri per recuperare, lo farò anche in Piazza Massaua, dove mi aspetta un altro amico con altre golosità energetiche e quindi alterno la corsa a brevissimi tratti di fitwalking, in modo tale da non trovarmi a soffrire.

Al 39 km il mio collega Francesco mi spara almeno 30 foto in 10 secondi, mi carico .... 3 km sono un'inezia. Ad un certo punto dopo il 40 km vedo uno striscione arancione, mi avvicino sono loro i tifosi "orange", con le loro urla mi fanno volare, siete grandi. Poi eccolo lì, il cartello dell'ultimo chilometro, ogni volta, che abbia raggiunto il tuo obiettivo o che tu sia in ritardo di 30 minuti, arrivi qui e le forze tornano, diventi un supereroe e già sto pensando a quando entrerò in via Roma, il tratto finale è sempre da pelle d'oca, il pensiero corre a mia moglie che mi aspetta.

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Eccomi, ultimi 400 mt, anche oggi ho vinto la gara con me stesso, non m'importa del tempo, entro in Piazza Castello, ho già visto mia moglie, lei si sporge, quasi la travolgo, grazie amore, e via verso l'arrivo. Ma poi sento il mio nome gridato a gran voce mi volto, vedo un'intera curva arancione che grida per me, emozionanti spruzzi ORANGE da farti sciogliere. Allora se loro urlano cosi per me vuol dire che sono primo, sono il PRIMO CLASSIFICATO alla Maratona, così percorro gli ultimi 100 mt. Taglio il traguardo, mia moglie mi raggiunge, grandi baci e abbracci e via verso le docce. Sono felice, il mio tempo dirà 3.21.38 (Real time 3.20.46), ma non m'importa, non sono arrivato morto, non ho sofferto tanto e posso dire di essermi divertito. Questa è stata la mia giornata, la mia maratona, diversa dalle altre, perchè ho avuto il mondo della PODISTICA TORINO sempre al mio fianco. Ho visto tanta amicizia, coesione, solidarietà, calore umano che in questo mondo di individualismo è raro trovare. Con la testa sono già alla prossima Maratona, Treviso, Padova, chissà, è una gara che mi cattura, mi affascina, è la gara più bella. Voi oggi l'avete resa ancora più bella. GRAZIE DI CUORE A TUTTO IL POPOLO ARANCIONE.  

Marco alias Bennyrun  

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