RACCONTI GARA : FRANCO GHIBAUDI

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La Maratona di Roma ha visto dieci maratoneti della A.S.D. PODISTICA TORINO presenti ed arrivati al traguardo. Uno solo, tra i dieci nostri portacolori, era al debutto in una Maratona.  Con estremo piacere raccogliamo e pubblichiamo  il resoconto di Franco Ghibaudi, neo-iscritto con la Società nel 2011. Franco ha chiuso la sua prima Maratona in 4h 07' 19'' .

La Maratona di Roma di Franco Ghibaudi

Eccomi !
Ragazzi, che soddisfazione. E' stata dura ma ne è valsa la pena. Credo che sia una esperienza da fare. Non importa il cronometro, la prestazione in sè, ma la sfida con se stesso. L'ultimo a tagliare il traguardo è stato un americano che ha impiegato oltre 7 ore.


A Roma, poi, il contesto è straordinario.
Oltre 16mila partecipanti alla maratona e 80mila alla "Roma Fun" di 4 km, non sono uno scherzo. L'organizzazione è stata quasi perfetta. La partenza al Colosseo è il massimo. Quale evento sportivo può vantare la partenza sotto il monumento più famoso del mondo ?
Gente di tutto il mondo e di tutti i "colori"... inno nazionale e poi si parte con "The final countdown" degli Europe (molto "truzzo", ma coinvolgente).
I primi minuti si cammina. Infatti se notate il mio tempo e il mio real time hanno una differenza di 4 minuti. Cioè il tempo  che ho impiegato ad arrivare alla linea di partenza vera e propria.
I primi km sono impegnati a zigzagare e cercare di non cadere: è tutto un "scusa", "sorry", "nun spigne !", "aho 'ndo vai tanto nun arrivi primo",  ecc.
Ai ristori ed agli spugnaggi è il delirio, per terra un tappetto di bicchieri, bottigliette, spugne ed occorre fare attenzione a non scivolare e a non farsi bagnare da chi beve un goccio e poi getta il bicchiere mezzo pieno proprio mentre passi... ho rischiato un paio di volte, ma poi mi son fatto furbo.
Nelle zone più periferiche qualche romano si lamenta perchè non può attraversare la strada "aho, ma fatele a Villa borghese ste rrobbe", ma tutto nella norma.
Il momento indimenticabile ? Vi assicuro che quando, intorno al 15° km, si imbocca (quasi senza accorgersene) via della Conciliazione e ci si trova davanti la Basilica di San Pietro, l'emozione è stata forte e mi sono quasi commosso.
Il mio obiettivo era concludere la gara e, possibilmente, finire entro le 4 ore e mezza. Bene ! Fino al 35 km ero abbondantemente sotto le 4 h. Da lì in avanti mi è venuto mal di schiena oltre al normale mal di gambe. Ho tentato (come mi avevano consigliato) di mettermi dietro a qualche bella runner, per non sentire i dolori... Per un paio di km son stato insieme ad una bella tedesca vestita da Cleopatra, ma poi anche Cleopatra mi ha mollato.
Quando si rientra nel centro, inoltre, il fondo è tutto di sampietrini. E quando sei stanco, correre sui sampietrini è dura, anche se tantissima gente ti incita.
Quando, in piazza del Popolo, ho visto i pacemaker delle 4 ore con i loro palloncini rosa sorpassarmi, ho capito che non sarei riuscito a stare sotto l'obiettivo fissato. Ma ormai l'importante era stringere i denti e andare a chiudere.
Piazza di Spagna, Fontana di Trevi e tutte le altre bellezze, quasi non le ho viste, cercavo di concentrare tutte le energie sulla corsa (che ormai era poco più di una camminata veloce). Dopo il 41 km sento uno che incita il suo amico "Daje, tre curve zac,zac e zac e finisce"... Già, peccato che una delle suddette curve è quella che costeggia il Colosseo in salita... Mi sorpassa uno che dice all'amico con accento veneto "Ma io a questo passo posso fare ancora 20 km...". Non ho neanche la forza di mandarlo aff.... col pensiero.
Ma ormai sono arrivato, taglio il traguardo e indosso la mia medaglia orgogliosissimo.

CE L'HO FATTA !!! SONO UN MARATONETA !!

 

Franco Ghibaudi

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Franco Ghibaudi e Massimo Liberati dopo la Lago Maggiore Half Marathon 2011 

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