CAMILLA MAGLIANO

CAMPIONESSA ITALIANA SKYRUNNING

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Camilla Magliano

Quasi in 500 al via, 498 gli atleti allo start, 23 i chilometri di percorso da affrontare, 2000 metri di dislivello positivo tra le montagne valmadreresi con arrivo nella spettacolare cornice di Parè, tra lago e monti.

Jean Baptiste Simukeka e Camilla Magliano firmano la 15^ edizione del Trofeo Dario e Willy: la skyrace targata dal Gruppo Osa Valmadrera, quest’anno prova del Campionato Italiano Individuale, è andata in scena questa mattina, 1° maggio, in un clima di festa e sport come sempre coinvolgente.

Puntuale alle 9, dal Centro Sportivo, la partenza dei runner: dopo 2h 23′ 58” di gara il primo a tagliare il traguardo è stato Jean Baptiste Simukeka (Valetudo Serim), già vincitore di skyrace ‘simbolo’ del lecchese quali ResegUp, ZacUp e Monte Barro Running. Dietro di lui il compagno di team Dennis Bosire Kiyaka con un tempo di 2h 24′ 24” . Terzo gradino del podio invece per Lorenzo Beltrami (Falchi Lecco) 2h 27′ 47”. Falchi Lecco anche il quarto e il quinto classificato, Danilo Brambilla (2h 29′ 59”) e Paolo Bonanomi (2h 31′ 30”).

Nuovo record al femminile

 

Sul primo gradino del podio rosa c’è Camilla Magliano (Podistica Torino), prima donna a tagliare il traguardo stabilendo un nuovo record di 2h 49’12” e ‘soffiando’ così lo scettro a Denisa Dragomir, record woman 2018. Dietro di lei Paola Gelpi (Laspo Nsc Bellagio Sky Team) con un tempo di 2h 58′ 38” seguita da Daniela Rota Terzi (La Sportiva) 2h 59′ 28”.

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LA GARA: il tracciato presenta uno sviluppo di 25 km con 2000m D+ . Un anello che si  snoda tra le montagne valmadreresi, sopra il ramo lecchese del lago di Como e dei laghetti brianzoli di Annone e Pusiano:  un paesaggio davvero unico!Il percorso è tecnico ed impegnativo.

Pronti via, ed ecco servito un vertical, fino a Rifugio SEV ai Corni di Canzo, da dove si scenderà al Rifugio Terz´Alp, per poi risalire sulle Creste di Prasanto e raggiungere il Rifugio Marisa Consiglieri alla base del Cornizzolo, da qui si risale verso in  Monte Rai e poi discesa tecnica fino al Ristoro OSA a S.Tomaso (dove era posto nei primi anni l´arrivo della gara).

Da qui, inizia un traverso in falsopiano che conduce all´ultimo breve ma intenso strappo dello "ZUCON". Il traguardo è visibile, e con una discesa aerea che a tratti da l´impressione di un tuffo a lago si arriva sul lungolago di Parè di Valmadrera dove  termina la gara. 

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